23 February 2009

Everybody owns me


Metto in ordine qualche pensiero lasciato orfano di un proprio spazio
in quest'ultimo anno speso tra Roma e Montreal.

1.

Ora in patria straniera
affondo le unghie nella terra bagnata.

Trovo un cordone ombelicale
ancora pulsante di presenti ricordati.

Gli chiedo cosa sarebbe stato se.

Mi indica il vicolo in cui vivrei senza perché.


2.

Perché il tuo pensiero mi permetta di sibilare.


E sibilo.
Sibilo ancora.


Perché la rissa diventi duello.
E l'eleganza dell'espressione vinca i volgari tormenti del mio animo.

3.

In quante vite si può dimostrare di essere degni?

Credo fermamente di averne una.
Non c'è riscatto, né rinascita,
né possibilità alcuna di premere "Start again".

è questa la vera penitenza:
allontanare la vita,
convincendosi che qualcos'altro giungerà.

E rimanere freddi e morti nell'attesa.

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